PARODONTITE
- COME FACCIO A SAPERE SE HO LA PARODONTITE?
I sintomi della parodontite sono riconducibili al sanguinamento gengivale durante lo spazzolamento , all’alitosi ( cattivo alito), all’ abbassamento gengivale dovuto alla mancanza di osso che nei casi più avanzati comporta la mobilità dentale con rischio di perdita dell’elemento dentale .
2. PERCHE’ HO LA PARODONTITE?
E’ causata principalmente da eccessivi depositi di placca dovuti all’ imprecisioni delle manovre di igiene orale domiciliari e viene ulteriormente aggravata da fattori ereditari e da malattie come diabete e problematiche cardiache ed infine dallo stress. Inoltra la parodontite viene peggiorata da cofattori come sbalzi ormonali ( es: gravidanza).
3.COME VIENE DIAGNOSTICATA?
Il dentista o l’igienista dentale attraverso una visita correlata di radiografie in pochi minuti possono confermare l’inizio della malattia e dare spiegazioni su come intervenire .
4. E’ CURABILE LA PARODONTITE?
E’ curabile abbassando il grado di infiammazione attraverso sedute professionali di igiene orali regolari di cui si occuperà il team Boschi. Inoltre è fondamentale la collaborazione del paziente attraverso il miglioramento dell’igiene domiciliare a cui gli igienisti dentali presenti in studio sapranno consigliare prescrivendo e indicando i presidi adeguati per ogni caso specifico ( Es: scovolino, filo , dentifricio, colluttori).
5. SOFFRO DI PARODONTITE. POSSO ACCEDERE A CURE IMPLANTARI?
Si , gli elementi persi a causa della parodontite possono essere sostituiti da impianti a patto che la parodontite sia sotto controllo con richiami di igiene professionale frequenti per evitare il rischio di perimplantite ( perdita di osso a livello degli impianti) compromettendone la loro durata.
BAMBINI
- A CHE ETA’ SI FA LA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA?
Dai 4 /5 anni .
Inoltre, un buon ulteriore consiglio, è quello di far accompagnare il bambino dal genitore che si sente più rilassato dal dentista e scegliere l’appuntamento in una giornata in cui il bambino non ha svolto troppe attività per non rischiare che sia troppo stanco e quindi poco collaborante.
2. COSA E’ GIUSTO DIRE O NON DIRE AL PICCOLO PAZIENTE CHE VIENE ACCOMPAGNATO IN STUDIO?
Apparentemente vengo usati frasi che sembrano di incoraggiamento ma che a dato di fatto comportano nel bambino un atteggiamento di diffidenza. Per esempio : “ Che bravo che sei a sederti sulla poltrona, la mamma invece ha sempre paura…!” oppure capita che per cercare di farsi ubbidire dal bambino ci siano frasi di tal tipo : “ se non fai il bravo guarda che il dentista ti fa la puntura!”.
Frasi invece più consone sono : “ Dai che andiamo dal dottore specializzato alla salute dei denti così vediamo se sono puliti o no” oppure è meglio avvallare ciò il professionista dice al piccolo paziente senza aggiungere ulteriori frasi dicendo: “ Ascolta quello che dice la dottoressa per favore” questo atteggiamento favorirà la collaborazione del piccolo paziente in poltrona.
3. COSA VALUTA IL DENTISTA IN PRIMA VISITA ?
Valuta l’igiene orale del paziente considerando lo stato di salute di denti e gengive, la corretta permuta dentale in base all’età anagrafica del bambino, dà consigli su una corretta alimentazione ,valuta se vi sono abitudini viziate che potrebbero aver compresso la dentatura ( es: ciuccio per lungo tempo, ciucciamento del dito) constatando possibili malocclusioni ( chiusure errate o denti ruotati) se presenti.
4. A CHE ETA’ Può INIZIARE A LAVARLI IL BAMBINO?
Si può usare già un massaggiatore gengivale già dai primi mesi per poi passare al successivo spazzolino delle dimensioni adeguate in base ai mesi / età allo spuntare dei primi dentini .
5. CHE TIPO DI PREVENZIONE ODONTOIATRICA POSSO FARE AL MIO BAMBINO ALLO SPUNTARE DEI PRIMI DENTI PERMANENTI?
Verso i 6 anni nascono i primi denti permanenti che possono essere protetti da apposite vernicette protettive chiamate sigillature che mantengono la parte masticante del dente sana il più a lungo possibile.
GRAVIDANZA
- LA GRAVIDANZA CHE IMPATTO PUO’ AVERE SULLA MIA SALUTE ORALE?
La gengivite in gravidanza non comporta di solito danni irreversibile a livello dell’osso che sostiene i denti ma a causa dei cambiamenti ormonali si innesca una risposta infiammatoria elevata Spesso la donna in gravidanza tende ad assumere cibi e bevande in maniera più frequente coon il risultato di avere una bocca con maggior presenza di acidità che potrebbe andarea compromettere lo smalto dentale facilitando la possibilità di carie.
2. QUANDO E’ MEGLIO SOTTOPORSI ALLE CURE ?
Nell’idea della prevenzione sarebbe meglio intervenire prima del concepimento. Durante la gravidanza è meglio preferire l’inizio del secondo trimestre e farsi rivedere2 -3 mesi dopo il parto.
3. POSSO FARE L’ANESTESIA IN CASO DI NECESSITA’?
C’è la possibilità di poter eseguire cure odonotoiatriche necessarie con l’ausilio dell’anestesia anche in gravidanza in quanto si tratta di un tipo di anestesia locale e che viene eliminato dal nostro organismo in tempi brevi.
4. COME SI SVOLGE LA SEDUTA DI IGIENE ORALE PROFESSIONALE IN STUDIO?
Gli ultrasuoni non creano nessun tipo di problematica perché non danneggiano né la madre né il nascituro.
5. COSA POSSO UTILIZZARE A LIVELLO DOMICILIARE PER AIUTARE LA MIA BOCCA?
E’ consigliabile intensificare ulteriormente le manovre di igiene orale scegliendo dentifrici più ricchi di fluoro e colluttori privi di alcool evitando quelli a base di clorexidina se non strettamente necessario.